Abstract
La curcumina, dalla spezia curcuma, esibisce attività antinfiammatoria, antiossidante, antitumorale, antivirale e neurotrofica e quindi è promettente come agente terapeutico per prevenire e curare diversi disturbi. Tuttavia, un importante ostacolo all’efficacia clinica della curcumina è la sua scarsa biodisponibilità. Gli sforzi sono quindi stati dedicati allo sviluppo di formulazioni di curcumina con una maggiore biodisponibilità e distribuzione sistemica nei vari organi. Tuttavia, in questa revisione si propone che il potenziale della curcumina come agente terapeutico non si basi esclusivamente sulla sua biodisponibilità, ma piuttosto i suoi benefici medicinali possono derivare anche dalla sua influenza positiva sulla salute e sulla funzione gastrointestinale. In questa recensione sono riepilogati gli studi in vitro, sugli animali e sull’uomo che studiano gli effetti della curcumina sul microbiota intestinale, la permeabilità intestinale, l’infiammazione intestinale e lo stress ossidativo, la risposta anafilattica e le infezioni batteriche, parassitarie e fungine. Si sostiene che i cambiamenti positivi in queste aree possono avere influenze su vasta scala sia sulle patologie intestinali che extraintestinali e pertanto si presenta come un possibile meccanismo alla base dell’efficacia terapeutica della curcumina.
The Problem of Curcumin and Its Bioavailability (PDF)
L’articolo che segue è un’interessante revisione delle conoscenze riguardanti la curcuma, dalle caratteristiche chimiche all’attività biologica.