Nel 1948 l’Organizzazione Mondiale della Sanità definì la salute come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia”.
Nel corso del tempo ci si è accorti che era una definizione troppo astratta.
Negli ultimi anni la necessità di definire cosa sia la salute è stato oggetto di discussioni e ricerche, culminate in una conferenza in Olanda nel 2009, da cui è emerso il consenso per una nuova definizione di salute come “la capacità di adattarsi e auto-gestirsi di fronte a sfide sociali, fisiche ed emozionali”. (Link ad un editoriale del BMJ che affronta l’argomento.)
Più semplicemente, quando cerchiamo nel dizionario, la salute è definita come uno stato di benessere della mente e del corpo.
Nonostante i tentativi, ci confrontiamo con una domanda a cui queste definizioni non danno risposta: cosa devo fare per raggiungere lo stato di salute, come è inteso nella sua definizione?
Consideriamo una definizione dell’organismo vivente mediata da Prigogine: “Tutti gli organismi viventi sono sistemi aperti che funzionano in una condizione lontana dall’equilibrio termodinamico e che scambiano energia, materia ed informazioni con l’ambiente esterno.”
Procedendo da questa definizione di organismo vivente potremmo ipotizzare che salute consista nell’avere buone relazioni (scambi), in senso qualitativo e quantitativo, nei diversi aspetti della nostra esperienza.
Proviamo ad analizzare le relazioni a diversi livelli:
- relazioni nel nostro organismo: tutti i componenti di un organismo vivente sono in relazione tra di loro, le cellule, gli organi, i sistemi e apparati e tutto questo in relazione multilivello a formare un sistema coerente. La perdita della coerenza di sistema a qualche livello, e quindi nella comunicazione/relazione tra i diversi componenti dell’organismo può essere postulato all’origine dei sintomi di malattia
- relazioni con l’ambiente: l’aria, l’acqua, gli alimenti, la luce, l’energia elettromagnetica. Avere buone relazioni/scambi con questi aspetti ambientali è fondamentale per la nostra salute. Nella nostra epoca moderna si aggiunge il problema dell’inquinamento dell’ambiente con cui siamo in relazione, e sappiamo quanto l’inquinamento possa essere, in varia misura, potenzialmente patogeno.
- relazioni con il passato, con la nostra storia, la storia familiare, i nostri antenati. Sia in senso genetico, ed è una branca della medicina molto ben esplorata, sia in senso proprio di storia esistenziale, con i problemi, le sofferenze e i traumi non risolti e che si esprimono in modo transgenerazionale.
- relazioni affettive, di lavoro, amicali, ecc. Tutti abbiamo esperienza di quanto siano importanti e quanto ci possano dare benessere o sofferenza le situazioni relazionali che viviamo.
Se riusciamo ad avere buone relazioni in tutti questi aspetti della nostra esistenza, saremo conseguentemente capaci di adattarci e auto-gestirci di fronte a sfide sociali, fisiche ed emozionali.
Così mi sembra meglio definito il concetto di salute e, soprattutto, appare più evidente cosa dovremmo cercare di fare per raggiungere lo stato di salute: cercare di avere buone relazioni in qualunque aspetto della nostra esistenza.